cristiana fischer
- 03/11/2015 18:15:00
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percorso allincontrario: dai fatti alla "nuvola chiara/delle possibilità" e da lì, poi, al mare del reale: quello sì linsieme delle possibilità e dellimmaginare oltre che del pensare, altro che "i fatti"! bella!
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Franca Alaimo
- 01/11/2015 19:15:00
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Spesso le poesie di Loredana coniugano filosofia e liricità. Questa poesia ne è una prova evidente: il sapere di non sapere, che ci ricorda Socrate, è, di fatto, unacquisizione tutta razionale; ma la poeta non sarrende a questa evidenza:sa bene che il suo compito è quello di indagare "la rara materia dello stupore" (verso bellissimo questo!) che ci ricorda uno dei più grandi teorizzatori dello stupore, che fu Pascoli. Insomma, se con la ragione non si raggiunge il cuore delle cose, con la poesia sarà possibile almeno alzare un attimo il velo sul mistero che in esse si cela, il tempo di vedere immaginando, per poi tornare, come lei stessa dice, al reale. Dunque, è possibile definire questa poesia come una sorta di manifesto savelliano.
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